SPI-CGIL - Coord. Donne di Monte San Pietro
La Conserva aps
La Compagnia dei Filati
e con il patrocinio del
Comune di Monte San Pietro
organizzano
Fonte: Pari Opportunità Regione Emilia-Romagna
https://parita.regione.emilia- romagna.it/violenza
https://www.legambiente.it/campagne-in-evidenza/festa-dellalbero/
Sabato 12 e Domenica 13 Novembre 2022 i Colli Bolognesi aprono le proprie porte ai visitatori con un ricco cartellone di iniziative culturali, enogastronomiche e di scoperta del territorio: è l’OPEN WEEKEND promosso dalla Rete di Pro Loco “Reno Lavino Samoggia”!Dal Tartufo alle caldarroste, dalla polenta ai vini del territorio, dai musei ai piccoli tesori, dai trekking alle biciclette, dai motori…agli asini: scopri e partecipa alle tante iniziative previste nei Comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa..
La Conserva aps e il CAI BO Ovest partecipano
alla XIX edizione della Festa Internazionale della Storia, che si tiene a
Bologna dal 15 al 23 ottobre 2022, con l’iniziativa “Alla scoperta di Amola di
montagna”.
L’iniziativa è inserita nel
cartellone degli eventi della Festa e si svolgerà il 15 ottobre a Monte San Pietro.
L’iniziativa prevede tre momenti che permetteranno
di scoprire e conoscere meglio due peculiarità del nostro territorio e di come
si vivesse e si organizzasse il mondo agricolo. Il primo momento si svolgerà presso la
sede dell’associazione La Conserva aps, dove si potrà visitare la mostra
documentale
“L’antica conserva da neve di Amola
di montagna”
curata dall’Arch.
Federica Benatti che ci guiderà alla scoperta di documenti e particolarità
costruttive delle conserve da neve.
Il secondo momento sarà quello curato
dal CAI BO Ovest, che percorrendo un sentiero ci permetterà di raggiungere la
casa forte Cà dei Ghedini risalente al XV secolo. Presenta
interessanti elementi di struttura architettonica, ornata da cariatidi
romaniche e da un antico mascherone.
Il terzo
momento prevede una serie di letture, a cura di Gabriele Mignardi, dal testo
“Istruzioni per un fattore” Epika edizioni, dalle quali si potranno conoscere
particolari aspetti della vita agricola attraverso il lavoro di un fattore e
dei mezzadri.
L’iniziativa
è aperta a tutta la cittadinanza, senza distinzione di età.
Visita alla
mostra “L’antica conserva da neve di Amola
di montagna” ore 14
(Via Lavino 89/d M.S.Pietro) a seguire
una passeggiata con il CAI BO-Ovest da Calderino ad Amola di Montagna – Cà dei
Ghedini, all'arrivo verranno letti alcuni brani tratti dal testo
“Istruzioni per un fattore” a cura di Gabriele Mignardi. (Associazione Ville Bolognesi)
La visita
alla mostra sarà ad ingresso gratuito, mentre la passeggiata prevede una quota
per la copertura assicurativa, per ogni partecipante, di € 2,00.
Dalle ore 14,30
Laboratorio di intrecciamento salici o altre
piante - Il Biricoccolo
Laboratorio di pongo/creta – Nowhere
Laboratorio di scrittura lettura e
registrazione - Ass. La Conserva
Dalle ore 16,00
All'interno dello spazio INTRECCI DI
MEMORIA
Presentazione del libro MEMORIAE
di Antonella Restelli
con il coordinamento di Riccardo Tagliati
Ass.La Conserva - ANPI
Dalle ore 17,00
TRACCE 2022
Posizionamento dei QCode
e descrizione del
percorso di INTRECCI DI MEMORIA
Dalle ore 17,30 alle ore 18,30
Viaggio musicale tra Libertà e Memorie con Enrico di Frequenze Partigiane
Dalle ore 17,30 alle ore 19,30/20,00
Partita di Ultimate frisbee - Nowhere
Evento finale Esibizione con Spade laser - Nowhere
per raggiungerci: Via Landa 24 Ponterivabella
https://bit.ly/3xvQE5L
Arte e Memoria - Una pietra per ricordare - Alessandra Marolla
Arte e Memoria - Una pietra per ricordare è un progetto partecipativo di comunità dedicato alle cittadine, ai cittadini e al territorio di Monte San Pietro, nato per generare un processo collettivo in memoria della Resistenza Antifascista che conduce alla realizzazione di un’opera d’arte pubblica. Il progetto, attraverso un laboratorio di coprogettazione tra cittadini, istituzioni di riferimento e associazioni, prevede azioni di coinvolgimento e inclusione fondate su relazioni di reciprocità che, attraverso percorsi partecipati e restituzioni pubbliche, intende restituire valore e vigore storico, sociale e culturale ai luoghi interessati e ai temi trattati.
Arte e Memoria - Una pietra per ricordare assume la memoria - storica e collettiva - come elemento fondante del percorso e delle sue scelte: essa acquisisce funzione di aggregante attorno al quale si dipanano temi e azioni volti alla realizzazione dell’opera partecipata. Il tema della memoria ha compito di connettore e attivatore di nuove relazioni intergenerazionali basate su un principio di condivisione, di mantenimento e radicamento del senso di appartenenza ad una comunità che sancisce nuovi e rinnovati legami tra cittadini, tra questi e i luoghi che abitano e, soprattutto, tra persone che si fanno portatrici di un’eredità, di un’etica, di un senso civico e politico rispetto a valori universali quali la libertà di pensiero del singolo, il ripudio delle guerre, il rispetto reciproco e la valorizzazione delle diversità. Il senso di confinamento e necessità di sconfinamento, la valorizzazione dei margini e delle differenze, l’importanza dell’integrazione contro il senso di separazione sono alcune delle istanze che, intrecciando presente e passato, storia e contemporaneità, si articolano nelle narrazioni e nelle drammaturgie iconiche e testuali che si rivelano nel processo partecipativo e laboratoriale e, dunque, nel risultato conclusivo: l’opera d’arte pubblica partecipativa.
Lo studio delle peculiarità del luogo e dello spazio individuato per la collocazione dell’opera è in sé momento di valorizzazione del territorio che qui si espone alla conoscenza intergenerazionale attraverso un uso comunitario e aperto delle pratiche artistiche e artigianali. E' conoscenza acquisita come le persone diventino connesse ai luoghi - qui intesi come tempo spazio di relazioni condivise - grazie alle esperienze di vita e alle interazioni significative che in essi accadono. In questa visione, l’arte diviene strumento utile al dialogo, al confronto, al superamento delle criticità e rappresenta un patrimonio nella costruzione di nuove narrative di comunità rendendole sempre più inclusive e predisposte ai cambiamenti. I mutamenti - sociali, paesaggistici, relazionali - sempre più rapidi ed emblematici del nostro tempo, la necessità di costruire nuovi paradigmi su cui posare le basi di vecchie e nuove comunità, hanno determinato la necessità di cucire un terreno di dialogo e incontro su cui improntare le radici del futuro
Partendo dalla capacità di cambiamento delle piccole comunità dove la prossimità è sostegno e reciproca cura, promuovendo la valorizzazione della diversità e dell’incontro tra memoria e presente, Arte e Memoria - Una Pietra per Ricordare, vuole essere una promessa, un tentativo, una possibilità di autodeterminare il senso più profondo di socialità e attenzione verso l’altro da sé attraverso un atto, un gesto pubblico condiviso: la costruzione di un segno, una traccia tangibile a memoria di quanto vissuto, un intreccio di mani e visoni che così divengono patrimonio di tutti, a sostegno di possibilità altre e future.
Alcuni Intrecci di Memoria li puoi ascoltare QUI' oppure scansiona il Qcode.
Questo è un progetto sonoro che racconta storie di resistenza, di coraggio, di libertà e antifascismo.
PARTECIPA ANCHE TU
vai alla pagina dei Contatti
Visite guidate alla Conserva da neve e alla mostra fotografico-documentle di questo misterioso manufatto
Vuoi fare un breve tour interattivo e conoscere più da vicino LA CONSERVA ?
Vai al link https://matterport.com/discover/space/jCJ2Xa9waFq
Vogliamo ringraziare Massimo per la realizzazione della mappa interattiva,
Federica per la ricerca e la cura nell' allestimento della mostra.
Per informazioni e prenotazioni 375 7457180
oppure scrivi a:
Prime indagini storiche sulla sua datazione
26 giugno 2022 ore 11
Saranno presenti all'inaugurazione
Monica Cinti - Sindaca di Monte San Pietro
Federica Benatti - Curatrice della mostra
Alice Reina - Assessora alla Cultura di Monte san Pietro
E' possibile visitare la conserva con la guida della curatrice della mostra Federica Benatti
alle ore 15 - 16 - 17 - 18 (max 10 persone a visita)
E' possibile prenotare a: prenota.collinebolognaemodena.it
Visite guidate alla Conserva da neve e alla mostra fotografico-documentle di questo misterioso manufatto
Vuoi fare un breve tour interattivo e conoscere più da vicino LA CONSERVA
Vai al link https://matterport.com/discover/space/jCJ2Xa9waFq
Vogliamo ringraziare Massimo per la realizzazione della mappa interattiva,
Federica per la ricerca e la cura nell' allestimento della mostra.
Per informazioni e prenotazioni 375 7457180
oppure scrivi a:
TWITTER FACEBOOK
La mostra e il progetto espositivo si inseriscono nel più ampio progetto “Antichi saperi di domani” promosso
dai Distretti Culturali della Città Metropolitana di Bologna, con il contributo della Fondazione del Monte
di Bologna e Ravenna – 1473.
Il Comune di Monte San Pietro partecipa con la collaborazione dell’Associazione La Conserva APS che
ha la sede nell’antica conserva di Calderino, un tempo in territorio di Amola di Montagna.
La mostra nasce dal desiderio di far conoscere la storia di questa misteriosa e affascinante architettura
ipogea ai giovani, alla comunità di Monte San Pietro ed ai turisti in transito lungo la valle del Lavino.
Una storia ricostruita a partire da fonti documentali storiche originali, il rilievo del manufatto e la
comparazione con altre conserve costruite nella provincia di Bologna.
In un’epoca in cui si parla di riscaldamento globale, di sostenibilità ambientale e transizione ecologica
la conoscenza delle conserve da neve, e del loro funzionamento, torna di grande attualità.
Si tratta, infatti, di architetture passive nate con lo scopo di conservare “il freddo” durante le stagioni calde.
Possiamo definirle i “frigoriferi” dell’antichità, che funzionavano senza consumare energia elettrica e
senza cappotti isolanti derivati dal petrolio. Un’innovazione che ha origini antichissime e che ha permesso
ai nostri antenati di nutririsi e curarsi.
La mostra illustra i risultati della prima ricerca specifica e sistematica
avviata su questo edificio da Federica Benatti, architetta e co-fondatrice
de “Il Cuore Freddo di Bologn